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giovedì 10 dicembre 2015

Time Inc, giornalisti “promossi” se appetibili per la pubblicità online


Articolo Web: Il fatto Quotidiano, 19/08/2014

La casa editrice americana Time Inc., proprietaria di 90 testate, ha deciso di valutare i suoi reporter in base ad alcuni parametri in vista dei prossimi licenziamenti. E, tra "qualità della scrittura" e "impatto delle storie" c'è anche "contenuti vantaggiosi per le relazioni pubblicitarie". In pratica, i giornalisti verranno valutati anche in base a quanto risultano "appetibili" per gli inserzionisti.
In testa per popolarità nel campo della pubblicità nativa si trovano gli annunci sponsorizzati di Facebook (56%), video, i tweet (46%) e le infografiche.

domenica 25 ottobre 2015

Qualche pubblicità..

Definiamo un attimo la parola "pubblicità". Wikipedia suggerisce la seguente spiegazione: "...si intende quella forma di comunicazione di massa usata dalle imprese per creare consenso intorno alla propria immagine. La caratteristica principale della comunicazione pubblicitaria è di diffondere messaggi preconfezionati a pagamento attraverso i mass-media. L'obiettivo è che il consenso si trasformi in atteggiamenti o comportamenti positivi da parte del pubblico o consumatore che non consistono solo o semplicemente nell'acquisto del prodotto o servizio. La pubblicità informa, persuade, seduce il pubblico ed è ritenuta corretta se fidelizza l'utente finale in base a principi civili e umanizzanti."
Quindi, possiamo concludere che la pubblicità rende appetibile, desiderabile e allettante qualcosa di cui in realtà, non abbiamo veramente bisogno. 
Per esempio, un profumo, come nel seguente video.
Sicuramente, la bella Natalie Portman rende molto attraente il profumo "Miss Dior".
Oppure, lo spot sull'ultimo smartphone Samsung Galaxy s6 Edge, oggetto del desiderio di molti giovani.